Oggi ti voglio parlare di un attore che adoro e che reputo uno dei più grandi motivatori al mondo: Denzel Washington.
Conosci l‘attore vero?
E hai visto il film „the Equalizer“?
Non andrò a fare spoiler del film, ma userò solo un paio di scene per passarti alcuni messaggi.
Per chi non lo conoscesse, si tratta di film d‘azione dove un vendicatore aiuta brave persone a risolvere i loro problemi.
E ti chiederi: cos‘hanno da insegnarci film del genere?
Molto! Moltissimo! Sono pieni di riferimenti e di spunti di riflessione e per gli appassionati del „viaggio dell‘eroe“ Denzel ha anche la funzione del mentore.
Nel film sta supportando un ragazzo che deve superare un esame per diventare una guardia giurata; deve dimagrire e fatica a seguire i consigli del suo mentore che, d‘un tratto, esce con una frase bellissima detta in modo gentile e con fermezza: „progresso, non perfezione“.
E questa frase acquista ancora più valore se vai a cercare e ascoltare il discorso di inizio anno accademico alla Dillard University, dove Denzel esclama: „non confondere il movimento con il progresso“ e aggiunge „puoi correre sempre sul posto e non arrivare mai da nessuna parte“.
Per capire meglio questo passaggio ti racconto un aneddoto personale. Dieci anni fa ho avuto un ernia del disco piuttosto grave: pensa che sono caduto più volte in strada perchè avevo perso la sensibilità del piede e della gamba sinistra e non trovavo appoggio.
Poi un mago fisioterapista mi ha rimesso in piedi senza operazione. Aveva anche alcuni stagisti che giravano nello studio e un giorno ero stato assegnato ad uno di loro. Ad un certo punto il titolare entra nello stanzino e chiede allo stagista se ha effettuato una serie di controlli di routine… risposta negativa perché dava per scontato alcune risposte. Si è infuriato e gli ha detto: „se misuri e verifichi ogni volta puoi capire come migliorare e tra 10 anni avrai esperienza, ma se non lo fai tra 10 anni avrai solo anzianità di servizio“.
Qui sta il nocciolo: l’esperienza si costruisce su obiettivi, misurazioni, errori e miglioramenti costanti: l‘anzianità si basa solo sul tempo.
Ricorda: puoi migliorare quello che puoi misurare!
E allora tu misuri, sbagli e migliori oppure no?
Movimento o progresso?
Tieni a mente le frasi di Denzel: „non confondere il movimento con il progresso“ e ancora „Progresso, non perfezione“.
In un altro momento del film troviamo una giovane prostituta che racconta il suo sogno.
Lui le dice: „puoi essere tutto quello che vuoi“
„forse nel tuo Robert, non nel mio“ ribatte lei
„allora cambia il tuo mondo“ risponde lui.
Alla fine lei cambia il suo mondo e lo cerca per ringraziarlo e dice:
„mi mancheranno le tue storie Robert“
e lui ribatte „ora hai le tue“.
Il momento più alto del vero mentore, che supporta, indirizza e lascia andare le persone.
Qui una doverosa nota: poni attenzione ai cosiddetti guru. A quelle persone, formatori, motivatori che vi tengono attaccati alla loro „tetta“ solo per spremerti: il vero trainer ti informa, ti supporta e ti lascia andare.
Infine ci sono diversi punti all’interno del film dove viene chiesto a Denzel: „ma tu chi sei?“
E qui ti lascio con una domanda che mi ha fatto Jacopo, mio figlio di undici anni, proprio ieri mentre preparavo uno speech: „Papà, fai a tutti questa domanda – che cosa vuoi che gli altri pensino di te?- e mi raccomando… pensino e non vedano… perchè vedere riguarda solo l‘immagine ma pensare tocca le emozioni!“
Piccoli coach crescono…
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